Carissimi amici, pellegrini e devoti,
da sempre la Santa Casa, custodita nel Santuario di Loreto, è stata “casa di preghiera” dove generazioni e generazioni hanno deposto lacrime e ringraziamenti, gioie e dolori, baci e invocazioni. In questa casa “il Verbo si è fatto carne” (Gv 1,14) e le sue pareti sono impregnate e vivificate da tanta preghiera, a partire da quella di Maria, la cui forza di grazia viene ancora trasmessa a tutti i pellegrini che qui sostano e contemplano.
Il desiderio che la grazia di questo luogo sia sempre più custodita ed effusa in tutto il mondo è ancora più grande e motivato anche e ancora di più dal mandato che Papa Francesco ci ha affidato nella sua visita alla Santa Casa il 25 marzo 2019, ricordandoci la vocazione propria di questo Santuario: accogliere, far “sentire a casa” le famiglie, i giovani, gli ammalati e tutti i pellegrini per aiutarli a scoprire e realizzare la propria via alla santità. Una santità quotidiana e per tutti! Così come l’ha vissuta la Santa Famiglia di Nazareth, per essere nel proprio territorio “pietre vive per la costruzione di un’edificio spirituale” (1 Pt 2,5): la famiglia dei figli di Dio nella varietà delle sue vocazioni e situazioni di vita.
Per questo motivo, in occasione del Giubileo Lauretano, inizia questa rete di preghiera legata alla Santa Casa chiamata “pietre vive” che vuole raggiungere tutti: famiglie, giovani, ammalati, pellegrini… “Pietre vive” desidera essere un coro universale di preghiera che, di giorno e di notte, si innalza al Signore che in questa Santa Casa “si è fatto casa” per tutti, vicino ad ogni uomo e donna di tutti i tempi.
Quanti si iscriveranno a questa rete di preghiera saranno ricordati nella S. Messa celebrata ogni sabato mattina in Santa Casa.
Con l’augurio di ogni bene, il Signore vi benedica
Fabio Dal Cin _Arcivescovo Delegato Pontificio