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Azienda Agricola

L’Azienda Agricola è una realtà della Delegazione Pontificia con una storia che riporta indietro fino ai tempi dell’arrivo della Santa Casa sul colle lauretano.

Le prime notizie dei possedimenti e dei terreni facenti capo a quella che al tempo era chiamata la Chiesa di Santa Maria di Loreto risalgono alla seconda metà del 1300.  La consistenza del patrimonio andò ampliandosi per effetto di donazioni, lasciti e offerte dei fedeli che volevano testimoniare la loro devozione alla Vergine Lauretana.  Il periodo di massima estensione si ebbe intorno al 1850 sia nelle vicinanze del Santuario sia comprendendo zone da Urbino a Cingoli, da San Severino fino ad Ascoli Piceno. A partire dal XVI secolo, oltre alle donazioni l’intero patrimonio andò espandendosi grazie agli acquisti e agli investimenti dei vari ministri della Santa Casa.

Nel 1934 il “Pio istituto della Santa Casa di Loreto” che amministrava il patrimonio venne diviso in due realtà giuridiche: le “Opere Laiche Lauretane” ente incaricato di sostenere i servizi pubblici e sociali e la “Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto” ente facente capo alla Santa Sede cui compito istituzionale era ed è tutt’ora provvedere alla cura e al mantenimento del Santuario.

Oggi l’Azienda Agricola della Santa Casa è una delle attività strumentali utili per il reperimento delle risorse destinate alle tante attività istituzionali e pastorali del Santuario Pontificio. La cura e l’attenzione con la quale viene condotto il lavoro nei vari appezzamenti e nello scegliere come operare nelle varie colture, ha come fondamento la salvaguardia di un patrimonio che prima di essere economico è frutto dell’eterna devozione dei donatori che nei secoli hanno offerto in segno di voto alla Vergine Lauretana quanto di loro proprietà. La responsabilità oggi del gestire l’intera azienda agricola è la risposta di gratitudine che si deve a tutti coloro che hanno contribuito a far nascere questa realtà.

Le superfici coltivate oggi sono dislocate in sette comuni: Loreto, Castelfidardo, Osimo, Camerano, Recanati, Porto Recanati e Montefano. I terreni, di natura argillosa o limoso argillosa, producono cereali vermini (frumento duro e tenero, orzo), mais, oleaginose (girasole e colza), orticole industriali (pisello, fava fagiolino, spinacio), foraggere da fieno e da seme (medica, trifoglio). L’ampia dotazione di mezzi consente di svolgere la quasi totalità delle operazioni con il personale interno. Molta è l’attenzione rivolta alle tecniche colturali: tecniche di agricoltura conservativa, tecniche di produzione integrata, tecniche di agricoltura di precisione. Le tecniche di agricoltura conservativa sono utilizzate da decenni. La semina in sodo e la minia lavorazione limitano al minimo le emissioni di CO2, preservando il suolo dall’erosione e favorendo l’accumulo di sostanza organiche nel terreno. Le tecniche di produzione integrata, pur non escludendo l’impiego di mezzi chimici, ne limitano l’impiego, integrandoli con metodi di controllo di natura agronomica e biologica. Le tecniche di agricoltura di precisione sono i n grado di controllare o parametri delle varie operazioni colturali in tempo reale e punto per punto, grazie a sofisticati strumenti di controllo ad alta tecnologia in grado, ad esempio, di guidare un trattore lungo una linea predeterminata con uno scostamento massimo di 2 cm. 

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Prodotti

Olio, vino, pasta e miele sono i prodotti che possono essere acquistati presso il negozio interno del Santuario oppure online accendendo al sito www.congregazioneloreto.it