Santuario

La Santa Casa_ Storia

Il Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto è situato nella regione delle Marche, a poca distanza dal mare di Porto Recanati. La Santa Casa è custodita all'interno della Basilica edificata tra il 1469 e 1587 ed è il cuore del Santuario. Essa è costituita da tre pareti che secondo l'antica e autorevole tradizione sarebbe la parte antistante la grotta di Nazareth dove nacque, visse e ricette l'Annunzio la Beata Vergine Maria. La devota tradizione narra che la traslazione della Santa Casa da Nazareth fino a Loreto sia opera degli angeli. Una seconda interpretazione storica mette in risalto che nel 1291 i crociati furono espulsi dalla Terrasanta per opera dei mussulmani e che alcuni cristiani salvarono dalla distruzione la casa della Madonna, trasportandola prima nell'antica Illiria, in una località, di cui il santuario di Tersatto fa memoria. Successivamente nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294 fu trasportata nell'antico comune di Recanati, prima presso il porto, poi su un colle in una via pubblica, dove tutt'ora è custodita. Sia secondo l'autorevole tradizione sia secondo gli studi archeologici e filologi si può certamente ammettere che ci fu l'aiuto del Cielo, l'intervento "angelico", in questo straordinario trasporto.

Le tre pareti della Santa Casa, secondo gli scavi archeologici, combaciano perfettamente con il perimetro della Grotta di Nazareth, ossia la restante parte della casa di Maria. Inoltre, le pietre con cui è costruita, non provengono dal territorio recanatese, ma sono proprie della tradizione edilizia della Palestina al tempo di Cristo. Questa testimonia l'autenticità della reliquia.

Loreto è fiorita dalla Santa Casa, perché prima del suo arrivo su questo colle non vi era nulla. Fu l'insigne reliquia ad attirare a sé molti pellegrini, in cerca di grazie e di benedizioni. I primi a farsi portare tra le mura della Santa Casa furono proprio i malati per chiedere la guarigione del corpo e dello spirito.

La devozione alla Santa Casa si diffonde dapprima nei territori marchigiani, poi oltre confine, fino a tutto il mondo cattolico. Molti sono i luoghi dedicati alla Vergine Lauretana, e molte sono vere e proprie riproduzioni della Santa Casa anche con il rivestimento marmoreo. Si pensi, ad esempio, nel territorio europeo si pensi a Praga, e nel continente asiatico alla chiesa dedicata alla Madonna di Loreto a Taiwan.

Oltre alle tre pareti originali, a Loreto ne è stata edificata una quarta, quella dove è posta l'immagine sacra della Vergine Lauretana. La statua che oggi si può ammirare è del 1922, in quanto la precedente venne perduta a seguito di un incendio, scoppiato in Santa Casa nel 1921. La Vergine Lauretana il 24 marzo 1920 è stata proclamata da Benedetto XV patrona universale di tutti i viaggiatori d 'aereo. Nel 2020 con l'indizione del Giubileo Lauretano concesso da Papa Francesco, si ricorda, nel suo centenario, questo speciale legame tra la Madonna lauretana e tutta l'aviazione civile e militare.

La Santa Casa è il luogo dove Maria nacque, visse come donna, sposa e madre: per questo è definita la casa di ogni famiglia che tra quelle tre pareti trova sostegno, conforto e speranza nelle difficoltà. Tra quelle mura Maria ha detto il suo Sì a Dio, un Sì convinto e coraggioso, che si presenta al pellegrino come esempio di vita: essere capaci di dire proprio Sì a ciò a cui ogni persona è chiamata, sia essa una scelta matrimoniale, di consacrazione o anche d'impegno sociale e per il bene pubblico. 

La Basilica e il Palazzo Apostolico

La basilica, iniziata nel 1469, patrocinata da Paolo II, fu opera di vari artistici che si succedettero conferendogli l'aspetto che oggi è visibile al pellegrino. Opera di Giuliano da Maiano sono le absidi, mentre Baccio Pontelli realizzò i camminamenti di ronda conferendo al santuario aspetto di una fortezza. Giuliano da Sangallo creò la cupola di matrice brunelleschiana e Donato Bramante si adoperò per varie modifiche e consolidamenti. La basilica fu completata nel 1587 con la costruzione della facciata in stile tardo - rinascimentale di matrice fiorentina ad opera di tre architetti: Giovanni Boccalini, Giovan Battista Ghioldi e Lattanzio Ventura. Essa è costituita da un emiciclo e 13 cappelle absidali in stile tardogotico di derivazione fiorentina, chiamate cappelle delle nazioni. Nella cupola, decorata con affreschi di Cesare Maccari, si possono riconoscere il ciclo delle Litanie Lauretane, la Santissima Trinità attorniata dai Troni, Dominazioni Cherubini, Serafini, Potestà, Principati, gli arcangeli Michele Raffaele e Gabriele e le invocazioni a Maria come Regina. Chiudono l'esterno della basilica le porte in bronzo forgiate nella fonderia di Recanati nel 1600, rappresentanti episodi della storia della salvezza. 

Il palazzo apostolico fu progettato da Donato Bramante. I lavori furono diretti dal Sansovino, poi da Antonio da Sangallo il Giovane e nel XVI secolo da Giovanni Boccalini. Terminati da Luigi Vanvitelli a cui si deve anche l'elegante campanile. 

 (tratto da La Santa Casa di Loreto di Padre Giuseppe Santarelli)

Vivere la Santa Casa con le parole di Papa Francesco