Grande partecipazione alle giornate lauretane che hanno visto il Santuario della Santa Casa accogliere migliaia di persone provenienti da tutta Italia per la festa della Traslazione della Santa Casa e la Solennità della Beata Vergine di Loreto. Un tempo di festa unito ad una grande fede e devozione che unisce il Santuario di Loreto ai tanti fedeli sparsi nel mondo che, non potendo essere presenti al Santuario in questi giorni, hanno rimarcato il loro legame accogliendo l’iniziativa di porre una candela alla finestra la notte del 9 dicembre per unire la loro casa alla santa casa. Un gesto semplice che ha portato all’invio di centinaia di candele da ogni parte del mondo: da Dubai, a Londra, dalla Svizzera all’India per citarne alcune e tantissime da tutta Italia. Il Santuario ha iniziato le celebrazioni proponendo una catechesi mariana guidata da Don Luigi Maria Epicoco, dell’Arcidiocesi metropolita dell’Aquila, proseguendo con la benedizione del fuoco officiata dal Mons. Alessandro Bonetti, Vicario della Delegazione Pontificia e con la presenza dei rioni della città di Loreto che hanno offerto a tutti la consueta rievocazione storica ricordo di quanto avvenne nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294. Al termine della benedizione del fuoco si è svolta presso la Sala dei Santi Pellegrini la tradizionale affiliazione con la celeste Patrona del Corso FALCO VI dell’Accademia Aeronautica alla presenza del Comandante dell’Istituto di formazione, Generale di Divisione Aerea Davide Cipelletti. Il Santuario ha poi continuato l’intensa preghiera con i vespri, il Santo Rosario e la Santa Messa concludendo la sera del 9 dicembre con la processione dell’Effige della Beata Vergine di Loreto sorretta dai cadetti dell’Aeronautica, “Entriamo nella Santa Casa” ha affermato nell’omelia Mons. Fabio Dal Cin, “ ci aiuti Maria ad accendere in noi questa notte, il suo entusiasmo, umile e fiducioso per accogliere Cristo nella nostra vita, in tutto quello che ci capita ogni giorno, con umiltà e serenità come la Madonna, liberi da noi stessi, con gli occhi rivolti verso Dio e il prossimo che incontriamo. Ravviviamo la nostra speranza e se ci assale il dubbio di non farcela in qualche momento della nostra vita, mettiamoci sotto lo sguardo materno di Maria, perché nessuno che abbia chiesto il suo soccorso è mai stato abbandonato o deluso da lei. Sette secoli di storia, sette secoli di pellegrini, quei solchi lasciati dalle ginocchia intorno alla Santa Casa, ci dicono che la Madonna non delude mai”. Presente fin dalle prime celebrazioni anche Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Gen. S.A. Antonio Conserva, accompagnato dai Comandanti dei reparti di vertice delle Forza Armata. Il 10 dicembre Solennità della Madonna di Loreto una folta rappresentanza dell’Aeronautica Militare era presente al Santuario ad omaggiare la Celeste Patrona con la celebrazione presieduta dall’Ordinario Militare, S.E. Monsignor Gian Franco Saba e dal Vicario Episcopale per l’Aeronautica, Don Antonio Coppola. “Nel mondo dell’Aeronautica è importante sapere” ha ricordato Mons. Saba ” che cos’è un waypoint, una posizione geografica specifica: avere un punto di riferimento. Nessuno può partire senza avere chiara una destinazione. Lo Spirito di Dio incontra Maria offrendogli una destinazione, la destinazione di partecipare attivamente al progetto di Dio”.
Il Capo di Stato Maggiore, al termine della celebrazione, ha ringraziato il Delegato Pontificio Mons. Fabio Dal Cin, per la calorosa accoglienza e ha voluto ricordare il legame tra l’Arma Azzurra e la Madonna di Loreto “La Celeste Patrona ci dà la forza e i valori per cui lottare per cui farci trovare pronti. Per noi oggi essere qui rappresenta l’assolvimento della nostra missione che è la difesa dei cieli italiani per allontanare le ombre che le crisi internazionali potrebbero portare sul nostro paese. Siamo qui per rinsaldare la nostra fede, i nostri valori e la nostra vicinanza alla nostra Patrona che protegge noi e tutti gli aviatori. La nostra patrona viene nominata nel 1920, l’Aeronautica nasce nel 1923; questo perché gli aviatori che avevano combattuto la Prima guerra mondiale avevano bisogno di affidarsi ad una figura celeste e poi il papa ebbe la bontà e la lungimiranza di affidarci la Madonna di Loreto che con la sua Santa Casa è volata in questo luogo sacro. Questo legame, tra aviatori e Madonna di Loreto, che nasce prima dell’Aeronautica militare, è fortissimo e indissolubile. Io ricordo il primo anno di accademia quando venimmo in questa piazza per questa celebrazione, era una giornata uggiosa, nuvolosa; oggi abbiamo questo sole splendido che ci dà fiducia per un futuro sicuramente migliore per noi e per i nostri figli. Un legame che viene dal passato ma che ci accompagnerà nel futuro”. Dopo aver posto ai piedi della Madonna nella Santa Casa un omaggio floreale, la conclusione è stata affidata alla preghiera dell’Angelus e al sorvolo dei velivoli di una formazione composta da due Eurofighter Typhoon del 36° Stormo di Gioia del Colle e due Lockheed Martin F-35 del 32° Stormo di Amendola in onore della Santa Patrona.
(Ugo Bogotto-Diletta D’Agostini Polo della Comunicazione Delegazione Pontificia Loreto)