16.04.2023 "Il sorriso del Papa"_ Cronaca e galley

16 aprile_ Presentazione del libro "Il Sorriso del Papa"

16 aprile_ Presentazione del libro "Il Sorriso del Papa"

“Il sorriso del Papa”: questo il titolo del testo scritto dal direttore di Rai Parlamento Antonio Preziosi, e presentato al Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto il 16 aprile scorso. Un appuntamento culturale che si inserisce nella visione prospettica di un continuum di incontri guidati alla scoperta e alla contemplazione della bellezza. A presentare il volume insieme all’autore, il Card. Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, il quale ha accolto l’assemblea convenuta con una puntuale analisi del testo, ricordandone i passaggi fondanti e donando all’autore parole di ringraziamento per aver tratteggiato in verità e puntualità la figura di un Pontefice, oggi tra i Beati della Chiesa.

Nell’introdurre l’incontro, Mons. Fabio Dal Cin Delegato Pontificio, ha ricordato ai presenti come Papa Luciani sia un uomo che parla ancora oggi ad ognuno e ai nostri tempi. “Cosa c’entra Luciani con la Santa Casa? Luciani venne diverse volte come pellegrino, soprattutto come vescovo di Vittorio Veneto accompagnando gli ammalati nell’estate. Sappiamo dagli annali della Congregazione della Santa Casa che Luciani celebrò la Santa Messa nella Santa Casa in occasione del venticinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Credo che tra Luciani e la Santa Casa vi sia una connessione più profonda rispetto alle visite: e questa connessione si ritrova nel valore della quotidianità. La Santa Casa è il luogo della vita ordinaria, della vita nascosta del Figlio di Dio, di Giuseppe e di Maria. Anche la vita di Luciani si è svolta nella normalità di ritmi e forme all’interno della vita quotidiana, di un uomo e più ancora di un uomo di chiesa come pastore. Il valore della quotidianità lo possiamo riscontrare nei tanti scritti lasciati da Luciani e negli aneddoti raccolti dalle persone che lo hanno incontrato. Tra Luciani e la Santa Casa vi è un messaggio comune: la bellezza di una vita fatta di piccoli gesti concreti, di cose apparentemente insignificanti, ma invece molto importanti se vissute con bontà, con amore, con speranza. Luciani e la Santa Casa ci dicono che la sostanza di una persona si rivela nella quotidianità”.

Moderatore di questo incontro il Prof. Gerardo Villanacci, professore ordinario di Diritto Privato, che ha introdotto la riflessione del Card. Parolin, che ha rappresentato un intenso viaggio all’interno di quanto contenuto nel testo di Preziosi, lasciando l’interesse nell’apprendimento con la lettura. “E’ sempre un piacere parlare di Papa Giovanni Paolo I. Ero seminarista quando lo fecero papa. Ricordo la sorpresa di quel conclave, rapidissimo. Il suo pontificato fu definito una meteora, ma il cui valore è stato inversamente proporzionale al tempo in cui è rimasto alla cattedra di San Pietro, lasciano un’eredità importante ai suoi successori. L’opera si concentra sulle vicende umane e spirituali di Luciani e sul breve pontificato che lo ha caratterizzato. La vita pubblica e privata sono unite e fatte oggetto di approfondimento nel libro. E ciò che contraddistingue i 33 giorni di Albino Luciani sulla cattedra di San Pietro non è altro che espressione e sintesi di un’esistenza interamente offerta a Dio e alla Chiesa.”

Ripartendo proprio dal titolo il Card. Parolin ha ricordato le parole che Papa Francesco ha pronunciato durante l’omelia nel giorno della Beatificazione di Albino Luciani il 4 settembre 2022: “Con il sorriso Papa Luciani è riuscito a trasmettere la bontà del Signore. È bella una Chiesa con il volto lieto, il volto sereno, il volto sorridente, una Chiesa che non chiude mai le porte, che non inasprisce i cuori, che non si lamenta e non cova risentimento, non è arrabbiata, non è insofferente, non si presenta in modo arcigno, non soffre di nostalgie del passato cadendo nell’indietrismo. (…) Chiediamo, con le sue parole, quello che lui stesso era solito domandare: «Signore, prendimi come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze, ma fammi diventare come tu mi desideri»

Antonio Preziosi ha così, dopo l’accurata riflessione del Card. Parolin, raccontato la sua opera partendo dal titolo: “il sorriso del Papa”, ricordando come “Giovanni Paolo I arrivò sul soglio di Pietro in un periodo storico in cui nessuno aveva più voglia di sorridere. Era un periodo oscuro, nero; il periodo degli anni di piombo, il periodo nel quale ogni giorno un magistrato, un politico, un sindacalista, un giornalista, un imprenditore, un operatore delle forze dell’ordine cadeva sotto il piombo della Brigate Rosse. Poche settimane prima c’era stato il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro (…) c’erano i blocchi contrapposti, c’era la questione medio-orientale. In questo scenario arriva un Papa che sorride che porta questo strumento di comunicazione fortissimo”. Preziosi ha ricordato come Papa Luciani sia stato un papa amato non solo dai cristiani, ma anche dai tanti non credenti, ricordando, nel suo intervento, la testimonianza della cantante Patty Smith che rimase folgorata da questo sorriso tanto da dedicare al Pontefice una canzone.

L’incontro si è concluso con la disponibilità del Card. Parolin e di Antonio Preziosi a porre ai convenuti una dedica nel libro appena presentato.

Tale incontro è stata certamente l’occasione per conoscere e approfondire aspetti e tratti di Giovanni Paolo I ed anche per instillare nell’ascoltatore la curiosità nel conoscere quanto non è stato esposto, ma da scoprire parola dopo parola nel testo "Il sorriso del Papa”.

A cura di Diletta D’Agostini e Ugo Bogotto (Resp. Polo Comunicazione)

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