Arazzi raffaelleschi: opere da ammirare ogni giorno al Museo Pontificio Santa Casa_ GUARDA IL VIDEO

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Anche il Santuario della Santa Casa di Loreto partecipa alle celebrazioni per il 500 anni dalla morte del grande artista Raffaello Sanzio.

In attesa dell’apertura della mostra “La Madonna di Loreto di Raffaello. Storia avventurosa e successo di un’opera”, che sarà inaugurata il prossimo 3 aprile, nelle sale del Museo Pontificio Santa Casa è infatti custodita ed è permanentemente visibile al pubblico la serie di arazzi di manifattura fiamminga tramati in lana, fili di seta policroma, oro, argento sugli stessi cartoni disegnati dal Maestro urbinate su commissione di Leone X per gli arazzi destinati alla Cappella Sistina, oggi temporaneamente lì riesposti dai Musei Vaticani.

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Tessuti a Bruxelles da Enrico Mattens negli anni 1620-1624 e riproducenti gli stessi soggetti degli arazzi raffaelleschi vaticani, con le storie delle vite di San Pietro e San Paolo, gli arazzi lauretani sono stati donati al Santuario dal nobile genovese Giovanni Battista di Niccolò Pallavicino, che li aveva commissionati, nel 1667.

 

 

 

 

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I soggetti rappresentati sono trattati con maggiore libertà rispetto al modello raffaellesco e con più dovizia di particolari, secondo un tipico gusto fiammingo. Firmati con le sigle sovrapposte H(einrich) M(attens) recano nei bordi laterali le figure delle quattro Virtù cardinali e nello zoccolo quelle delle tre Virtù teologali.

Si ricorda che il Museo Pontificio è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 e che l’ingresso è libero.

 

 

 

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Dott. Vito Punzi_ Direttore del Museo Pontificio Santa Casa