400 Loretani dal Santo Padre Papa Francesco a ringraziare della sua visita del 25 marzo 2019

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400 pellegrini sono partiti da Loreto questa mattina alle 4, insieme all’Arcivescovo Mons. Dal Cin, con destinazione San Pietro. L’incontro tanto atteso con il Santo Padre per i 400 loretani che a nome di tutta la città di Loreto hanno ricambiato la visita di Papa  Francesco del 25 marzo scorso. Un momento di grande importanza, come ha ricordato in questi giorni di attesa l’arcivescovo Mons Dal Cin :”perché ricorda la celebrazione della Santa Messa in Santa Casa da parte di un pontefice dopo 160 anni e la firma dell’esortazione apostolica ai giovani Christus Vivit che porta la firma di Loreto”.

Il Papa che, nell’udienza, ha continuato la sua riflessione sulle beatitudini si è soffermato sulla seconda: “Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati”, riflettendo sul “dolore interiore che apre ad una relazione con il Signore e con il prossimo.” Il Santo Padre ha esortato ogni cristiano ad accompagnare con la preghiera chi vive nel dolore e nella sofferenza anche con gesti concreti d’amore e di compassione. A conclusione dell’udienza, prima del canto del Pater Noster e della benedizione finale, il Santo Padre nel salutare i pellegrini italiani ed in special modo i partecipanti venuti dalla Santa Casa, accompagnati da Mons. Dal Cin, ha esortato tutti ad un momento di silenzio e di preghiera per “l’amata e martoriata Siria” e insieme per tutta la popolazione cinese che sta vivendo il dramma di questa epidemia virale.

Al termine dell’udienza il saluto e l’abbraccio cordiale con l’Arcivescovo Mons. Dal Cin.

Dopo l’Udienza i pellegrini si sono ritrovati per la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Cardinale Angelo Comastri alla Cattedra di San Pietro nella Basilica. All’inizio della celebrazione Mons. Dal Cin ha rivolto al Cardinale un saluto “Eminenza sappiamo che Loreto non è mai uscita dal suo cuore. Grazie per questa celebrazione. Questo momento suggella il nostro ringraziamento al Santo Padre, venuto a Loreto quasi un anno fa, il 25 marzo scorso. Oggi tutti noi siamo qui perché siamo venuti per vedere Pietro:  lo abbiamo visto, abbiamo ascoltato al sua parola che ci conferma nella fede. Vogliamo essere discepoli di Cristo in comunione con Pietro, con il papa, con Papa Francesco. E il modo migliore per ringraziare il papa è quello di assicurargli la nostra preghiera insieme con la fattiva volontà di essere tutti insieme costruttori di unità, nel lavorare insieme per l’unità della chiesa che ha in Pietro il suo principio e fondamento visibile”. Il Cardinale Comastri, nella sua omelia ha voluto ricordare il suo forte legame con Loreto, ed anche che in questo anno, 2020, si celebrano due anniversari: la proclamazione della Madonna di Loreto patrona degli aeronauti, e il centenario della nascita di San Giovani Polo II che venne a volete ben 5 volte. “E’ doverono ricordare” ha detto il cardinale “che il santuario di Loreto è il santuario della santa casa:  ecco il fatto significativo: Dio ha voluto che l’annunciazione avvenisse non nel tempio di Gerusalemme, nel luogo ufficiale della preghiera, ma ha voluto che avvenisse in una casa. Perché? Per farci capire che la casa, la famiglia è il primo tempio della presenza del Dio nel Mondo”.

Diletta D’Agostini