GIUBILEO DEI CATECHISTI DELLA REGIONE MARCHE

23 marzo GIUBILEO DEI CATECHISTI

23 marzo GIUBILEO DEI CATECHISTI

"UNA SPERANZA DA VIVERE E DA RACCONTARE"

PROGRAMMA

ore 8.30 Arrivi - Basilica Inferiore

ore 9.30 Preghiera e saluto iniziale di S.E. Mons. Fabio Dal Cin

ore 10.15 Intervento di S.E. Mons. Gianpiero Palmieri

ore 12.15 Pranzo

ore 14.30 Tavola rotonda

ore 17.00 Processione dalla piazza e S.Messa in Basilica presieduta da S.E. Mons. Franco Manenti, con passaggio in Santa Casa

 

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI

PER LE ISCRIZIONI CONTATTARE IL PROPRIO UFFICIO CATECHISTICO ENTRO IL 28 FEBBRAIO 2025

E-MAIL: giubileoloreto2025@gmail.com - em.piazzai@gmail.com

Nella seconda giornata giubilare il Santuario della Santa Casa ha accolto 600 catechisti provenienti da tutte le Marche. Un servizio prezioso, quello che svolgono nelle loro diocesi e parrocchie, che necessità sempre di ritrovare nuovo slancio e nuove occasioni di confronto. Il mattino è stato dedicato all’ascolto della riflessione proposta da S. E. Mons. Gianpiero Palmieri, Vescovo di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto sul tema “Pellegrini di speranza: quali piste si aprono per chi trasmette la fede in una comunità cristiana?”. Nel pomeriggio dopo la  tavola rotonda di confronto, si è svolto il pellegrinaggio giubilare, iniziato con la processione e la croce sorretta da S.E. Mons. Franco Manenti, Vescovo di Senigallia e Delegato per la Catechesi per la Conferenza Episcopale Marchigiana, per concludersi con la Santa Messa in Basilica e il momento silenzioso di preghiera personale all’interno della Santa Casa.

Mi rivolgo a voi catechisti delle nostre chiese delle Marche” ha detto Mons. Manenti nell’omelia “ringraziamo il Signore per questa giornata spendita: nell’esserci raccolti, ci siamo ascoltati, abbiamo condiviso, ci siamo confermati nel riconoscimento che Gesù è la nostra speranza. Lo è innanzitutto per il nostro essere catechisti, coloro che accompagnano il cammino di fede dei ragazzi, giovani e adulti: questo ci chiede di essere uomini e donne che sperano e convertono la loro vita alla speranza, a Gesù, alla buona notizia del Vangelo, per poter a nostra volta raccontare con la nostra esistenza che c’è una speranza a cui volgere il nostro cuore, a cui convertire la nostra vita: è Gesù il Figlio di Dio che ha dato la sua vita per noi e che ci accompagna nel cammino della nostra vita. Il gesto che abbiamo compiuto prima dell’Eucarestia è stato un gesto significativo, grande: abbiamo camminato, non dietro ad un oggetto, ma alla croce, al crocifisso: Gesù Cristo, il crocifisso risorto, nostra speranza

(di Ugo Bogotto - Diletta D'Agostini)

23.03.2025 GIUBILEO DEI CATECHISTI

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